Grafiche
Mio padre se ne ando' mentre ritraevo il suo ultimo respiro con un sottile lapis. Quello che rimane su quel foglio e' il magro segno della morte, che pone fine alle abitudini. Un risultato artistico a confronto con la normale conclusione di una vita umana dopo lunga malattia. Kos, la rivista medica di Franco Maria Ricci, mi piaceva per quella studiata, surrea...
Leggi tutto
Mio padre se ne andò mentre ritraevo il suo ultimo respiro con un sottile lapis. Quello che rimane su quel foglio è il magro segno della morte, che pone fine alle abitudini. Un risultato artistico a confronto con la normale conclusione di una vita umana dopo lunga malattia. Kos, la rivista medica di Franco Maria Ricci, mi piaceva per quella studiata, surreale abitudine editoriale di descrivere una patologia affiancandoci in muta interazione una immagine d’arte. Una neoplasia addominale e l’Annunciazione di Antonello da Messina, una dissertazione sulla TBC e un quadro di Pollock, lo studio su una proteina e La zingarella di Modigliani. L’Arte e la Scienza, il tesoro dell’ l’umanità. La rivista mi faceva bene sperare e mi abbonai ad essa. Mi deliziavo con le immagini di strumenti chirurgici nella loro evoluzione nei secoli e, parallela, l’avventura dell’Arte dall’inizio del tempo. La modalità random con la quale erano comparate figure e testi sembrava essere frutto di un lancio di dadi in redazione: tutto ciò rendeva la rivista unica ed in anticipo sui tempi. Isidore Ducasse avrebbe detto:
Bella come l’incontro fortuito di una macchina per cucire e di un parasole su di un tavolo operatorio.
Mostra meno