Quando venni al mondo nipote di un maestro orafo mio omonimo sembrava che stessi già per lasciarlo, il mondo, poi…il miracolo, uno sbuffo di sigaro toscano partito proprio dal nonno parlò al mio naso, starnutii, mi convinse a restare.
Seguii con i sensi appena nati quel “laico incenso” che tuttora m’è fraterno compagno di strada. Crebbi così tra una madre casalinga, il nonno fumatore in bottega e mio padre abile mercante di ciò che suo padre produceva. Ed io…? Ne bulino ne bancone, mi piaceva la musica, suonare la fisarmonica e in casa incoraggiavano seriamente lo studio del pianoforte vista la naturale inclinazione che mostravo verso l’argomento.
A dire il vero mi avevano promesso soprattutto un camice bianco da dottore ma, ahimè, i loro desideri non vennero ricambiati dal sottoscritto con bastante entusiasmo e nemmeno Ippocrate mandò segnali. Infine decisero tutto un regalo ricevuto da bambino ed un’occasionale mentore da adulto a conferma della potenzialità di quel dono che mi suggerirono un’altra possibilità, una quarta via che a me parve subito speciale e degna d’esplorazione.
Fu così che da curioso e tenace “tabula rasa” cominciai a camminare su quel sentiero senza il timore di perdermi perché in quell’andare non c’erano promesse da mantenere. E fui pittore.
Alfredo Santella nasce a Sulmona (AQ) patria del grande poeta latino Ovidio. Nipote di un orafo, suo omonimo, anch’egli lavora per dieci anni nell’azienda di famiglia come ultimo scalpitante sigillo di una lunga stirpe. Si dedica alla pittura interrompendo gli studi di medicina. Dopo vita e studi irregolari in Roma, L’Aquila e Parigi, numerosi viaggi lo portano attraverso Europa, Balcani, Nordafrica, Turchia, India, Sudamerica, Svizzera, USA.
Su consiglio del Prof. Giulio Carlo Argan nel ‘91 si iscrive all’Accademia di S.Giacomo a Roma e frequenta il corso di pittura del Prof. Luigi Massimo Bruno. In seguito si stabilisce a Calcata (VT) roccaforte medievale in terra Etrusca nei dintorni di Roma, dove risiede una notevole comunità di artisti e viaggiatori di tutto il mondo. Dal ’96 al 2001 risiede in Oaxaca, Sud del Messico, vibrante ed importante incrocio tra antichi mondi e moderne prospettive. A tutt’oggi continua ad esprimere il suo linguaggio spaziando dalle tecniche pittoriche, al riciclo artistico di rifiuti, ed alla grafica tradizionale e virtuale. In questi ultimi anni il suo interesse viaggia anche attraverso il mondo dei suoni e della loro interazione con le immagini, e le musiche per circostanze da lui composte nell’ambito del Flarry Meta Project sono in costante relazione con il suo essere pittore.
Il video Oltre il colore: appunti di un viaggiatore girato nel suo atelier fra i monti d’ Abruzzo nel 2004 dal regista RAI Claudio Del Signore, testimonia i momenti piu caratteristici del lavoro creativo e del suo essere artista anche attraverso gli interventi sonori tratti da Looking Music del 2003 sempre a cura dell’artista.
Attualmente vive e lavora tra Roma e Torre dei Nolfi (AQ).