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recensioni |
Abito il tempo più che lo spazio, per me un territorio vale l’altro ed il sociale mi garba poco se non interagisce con la bellezza dei giorni speciali. In Sudamerica il raggio verde non inganna sulla qualità delle persone. Julio Verne ha ragione.
GIORNATA PARTICOLARE semplicemente guardando dalla finestra e avere la sensazione di lavorare a qualcosa di stupefacente.
Una volta l’anno nel quartiere di Piask a Varsavia c’e’ una festa in cui i ricchi si fanno coscienziosamente svuotare il portafoglio dai ladri di quell’antico e famoso quartiere della città.
Particolare fu il giorno in cui marinai la scuola per la prima volta infilandomi in una sala da biliardo. Mi batterono le tempie per tutto il tempo, poi, reiterandomi cominciai ad annoiarmi inverosimilmente e a ripreferire la scuola.
Nonostante l’eccezionalità dell’evento Il giorno della prima comunione, inv... |
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Sei nato adesso,
irrinunciabile colore
e risorto nelle paure dell'aria
finalmente respirata.
C'è sempre un po di luce nei tuoi bui.
Inosservata presenza sei
che ora si erge senza alture
sulle anzie appagate
dei pittori, dei musici
e di ogni altro poeta. |
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Massimo Santilli per Alfredo Santella |
Castelvecchio Subequo (AQ) - 2011 |
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UNA GIORNATA PARTICOLARE
Alfredo Santella e’ un pittore che non si e’ fermato nella sua terra dì origine ( Sulmona, in provincia dell’Aquila. Ha valicato acque e monti per incontrare persone di cultura diversa, ricevendo da questi scambi impulsi che hanno formato il suo bagaglio artistico. Ho visitato la sua mostra allestita nella sua città natale ed ho trovato istruttivo percepire l’indirizzo ed i precetti che lo hanno guidato nella rapida e vasta evoluzione dei suoi linguaggi. Un Arte che seconda il suo proprio talento, forte nella tenacia del volere dare spazio ad una personale applicazione del suo pensiero attraverso la mano. La sua pittura non e’ circoscritta a un ordine di soggetti ma spazia ampiamente e con tecniche diverse attraverso mezzi usuali, combinazioni di rifiuti organici e non, grafica tradizionale e virtuale con abilità e visione concreta delle cose.
Le musiche di circostanza, che egli stesso compone, interagiscono in modo efficace con le sue immagini, in una sorta di commistione tra realtà, fonte di ispirazione e simbologie diverse. Nella presentazione della mostra Alfredo Santella ha inframezzato il suo dire e il suo fare propriamente pittorico con i suoni popolari dell 0rchestrina: I LADRI DI PIASK con Gianni Di Benedetto al flauto, Flarry Meta ( pseudonimo del pittore stesso) all accordeon, e Panfilo Cansanelli reading voice insieme ad Antonio Perrotta ed autore dei testi di circostanza.
Le note di " MIlonga para una mariposa " e "Petite Ade " hanno contribuito alla piena comprensione del senso dell’ idea che sorregge e sviluppa l’evento: UNA GIORNATA PARTICOLARE attraverso digigrafie, gouaches e piccoli quadri di Alfredo Santella. |
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Prof Concezio Barcone |
Sulmona (AQ) - 2010 |
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. La prima volta che ho incontrato Alfredo Santella non ho incontrato un pittore ma la pittura. Lui stava in un momento qualunque della giornata contemplando il mondo in una tazza piena di matè affacciato ad una finestra spalancata sopra un burrone, il resto della stanza era annoiato e assorto quanto lui. Poi ho girato per caso una tela e lo studio Santella con annessi e connessi è sparito nel vuoto o meglio, io sono sparito nel nulla, un nulla accidentato: un vortice di musica e colore a cavallo di nature in matematica esposizione d' orizzonti che promettono, da certosino, oppure la violenza del passaggio dell'uomo come se tutta la terra fosse coperta di scarpe. Guerre che scivolano via veloci nascoste nella placenta stellare. Pittura sconvolta da improvvise implosioni che debordano in filari di montagne, in sequenze di tramonti in Terra Santa in geometrica successione di cerchi solari pressati nel buio, angoli aperti alla vita. Una visione di realtà già morte coniugate al silenzio, un silenzio appassionato caro alle orecchie della vita, semplicemente la musicalità pittorica che è rimasta nella mia testa da quel lontano incontro. |
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Aldo Berti scrittore |
Marrakesh, Marocco - 2010 |
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